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Carriera e realizzazione: perché devi conoscere te stessa prima di scegliere il lavoro giusto

Aug 28, 2025

Quando ero bambina, amavo quei giochi in cui dovevi infilare forme geometriche dentro i fori corrispondenti. Il cerchio andava nel cerchio, il quadrato nel quadrato, la stella nella stella. Semplice, lineare, perfettamente combaciante.

Questa immagine è diventata una delle metafore che uso più spesso quando parlo di carriera e ricerca del lavoro.

Il mercato del lavoro funziona un po’ come quel gioco: ci sono tanti “buchi” di forme diverse, che rappresentano i ruoli, le posizioni e le opportunità. E le persone, osservando quei buchi, cercano di infilarsi dentro.

Il problema? Quasi mai si chiedono se la loro forma corrisponda davvero.
Così, si inizia a limare angoli, a forzarsi per sembrare più tondi, più quadrati, più conformi. E inevitabilmente rimane sempre qualcosa che non combacia: uno spazio vuoto, una parte di sé che non entra, la sensazione di essere fuori posto.

Il risultato è un malessere sottile ma costante: vivere la carriera come un adattamento continuo, senza mai sentirsi davvero nel lavoro giusto.

 

Il mio approccio: trovare il lavoro giusto partendo da te

 

Il modo in cui lavoro con le professioniste è completamente diverso.
Io non guardo i buchi, non guardo le “forme richieste” dal mercato come primo passo.
Parto da te.

Perché la verità è questa: se non sai qual è la tua forma, finirai sempre per sentirti incompleta.
Non importa quante competenze aggiungi, quanti titoli accumuli o quante esperienze provi a collezionare: se la direzione è sbagliata, resterai intrappolata nella sensazione di essere inadeguata.

Ecco perché il mio approccio inverte completamente la rotta.
Prima si fa chiarezza su chi sei davvero:

  • Quali sono i tuoi talenti naturali, quelli che ti vengono spontanei senza sforzo.

  • Quali sono i tuoi valori, le cose che per te contano più di qualsiasi altra.

  • Quali sono le tue energie: ciò che ti nutre e ti motiva, e ciò che invece ti consuma.

  • Qual è il tuo modo unico di portare contributo nel mondo del lavoro.

Solo dopo aver definito questa mappa interiore possiamo guardare fuori, verso il mercato.
E allora accadono due cose potenti:

  1. Smetti di sentirti sbagliata. Perché scopri che la tua forma ha un senso, anche se non assomiglia a quella degli altri.

  2. Riesci a scegliere con lucidità. Perché finalmente puoi valutare le opportunità non in base a “cosa cercano loro”, ma in base a “cosa serve a te per fiorire”.

 

Creare il lavoro giusto per te

 

Quando conosci la tua forma, il gioco cambia:

  • Se esiste un ruolo già pronto che ti corrisponde, lo riconoscerai subito.

  • Se non c’è, avrai il coraggio di occupare più spazi, senza più sentirti disorientata.

  • E se proprio la tua forma non esiste ancora nel mercato… imparerai a crearla tu, costruendo un lavoro che non solo ti accoglie, ma che esiste proprio grazie a te.

Questo è il cuore del mio metodo: rimettere te al centro, prima del mercato.
Perché non c’è crescita professionale, non c’è realizzazione, non c’è vera soddisfazione se continuiamo a pensare di doverci incastrare a forza in ruoli che non sono fatti per noi.

Quando invece ti concedi di riconoscere e onorare la tua forma, smetti di inseguire e inizi a guidare.
Non sei più una candidata che cerca disperatamente di adattarsi, ma una professionista consapevole che sa esattamente dove può portare valore e dove no.
Ed è proprio lì che il lavoro smette di essere fatica e diventa espressione.

 

Non sei mai della forma sbagliata

La carriera non è un gioco di incastri in cui devi sperare che la tua forma vada bene per i buchi disponibili.


La carriera è la strada che percorri per esprimere chi sei.

👉 La verità è che non sei della forma sbagliata.
Forse sei solo una forma che non si è ancora concessa di mostrarsi per quella che è.

Per questo, se vuoi davvero sentirti realizzata e costruire un lavoro che ti appartenga, la domanda non è più:
“Quali opportunità ci sono là fuori?”

La domanda che può cambiare tutto è:
“Chi sono io e quale forma voglio portare al mondo?”

Solo da lì potrai riconoscere gli spazi da abitare, trasformare o persino inventare.

 

 

QUESTE PAROLE RISPECCHIANO ALCUNE TUE EMOZIONI O LA SITUAZIONE CHE STAI VIVENDO?

 

PARLIAMONE INSIEME.